AVVISO IMPORTANTE Aiutaci a crescere... clicca su uno dei banner pubblicitari.
NON TI COSTA NULLA!!!

- Il mistero degli amanuensi

Mi è capitato di leggere, navigando su internet, un articolo molto interessante sulla "fine" dei monaci amanuensi sepolti nei chiostri dell’abazia cistercense di Øm (Danimarca). Articolo che potrebbe essere ironicamente intitolato "Quando la cultura uccide!".

Secondo una ricerca della Syddansk Universitet (Università della Danimarca Meridionale), pubblicata sul Journal of Archaeological Science, i monaci sarebbero morti a causa dell’esposizione alle elevate quantità di mercurio contenuto in uno degli inchiostri che impiegavano nelle loro minuziose opere di scrittura, il rosso. “Doveva essere una pratica comune quella di leccare il pennello per la scrittura” spiegano i ricercatori “perché serviva a renderlo più appuntito”. Ancora oggi, spiegano, gli incunaboli medievali, ovvero i primi libri stampati con caratteri mobili, non vanno mai toccati: potrebbero rivelarsi pericolosi per la salute, anche a distanza di secoli. Ma cosa lega il mercurio al rosso? Il cinabro, un minerale costituito principalmente da solfuro di mercurio, veniva usato in virtù del suo colore, un rosso acceso e molto intenso.
E' da sfatare anche che il possibile alto tasso di mercurio nel sangue, sia dovuto all'uso a fini medici, del mercurio. Infatti si è scoperto che le popolazioni europee del '500 furono colpite da una malattia simile alla lebbra. Secondo quanto si scopre, questa patologia veniva curata con medicine... a base di mercurio! È probabile quindi che molti casi di intossicazione dipendessero da queste “terapie”. Tuttavia, per escludere questa possibilità nel caso dei monaci, gli studiosi hanno analizzato i resti delle ossa del cranio dei religiosi, quelle normalmente più colpite dalla malattia. Risultato: ad elevati livelli di mercurio non corrispondevano segni di patologie. I colpevoli non possono che essere, quindi, che gli inchiostri per la scrittura.

(dal sito www.focus.it)

Post più popolari