Prof.ssa Adriana ORTIZ, Dott. Francesco MATOZZA, Ing. Juan José Berdina (Buenos Aires- Argentina).
NOTA IMPORTANTE. Questo articolo ha uno scopo esclusivamente informativo. Ogni sforzo è stato condotto per renderlo chiaro, aggiornato, facilmente comprensibile da un pubblico molto vasto; tuttavia non possiamo escludere eventuali omissioni ed errori come anche possibili difficoltà interpretative da parte dei lettori. La Medicina è una scienza in costante evoluzione ed ogni paziente è unico nella sua condizione clinica; ribadiamo quindi che è solo il vostro Medico Curante che può illustrare la particolarità e quindi la prognosi della vostra condizione e che a lui solo spetta ogni conclusione diagnostica e terapeutica. Non rispondiamo in alcun modo di un uso improprio e non autorizzato delle informazioni fornite. Ultimo aggiornamento: 18.09.2006 .
Introduzione:
Il cancro è una malattia multifattoriale, poiché i fattori determinanti si possono dividere in quattro
grandi gruppi:
1)genetico- Ereditario.
2) Ambientali.
3) Conduttuali.
4) Psico-socio-emozionali.
Dobbiamo tenere presente che qualsiasi di questi fattori, è una causa necessaria ma non sufficiente per sviluppare la patologia. Sappiamo che attraverso la scrittura si vedono rispecchiati nel dettaglio lo stato del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e gli aspetti coscienti e incoscienti della psiche. Pertanto si deduce che ogni alterazione in questa struttura si vedrà rispecchiata in modo diretto sul tracciato.
OBIETTIVO:
Il nostro obiettivo è quello di:
- Valutare l’utilità dell’analisi grafologica nello studio della personalità dei pazienti oncologici.
- Prevedere il comportamento dell’infermo durante il suo trattamento.
- Stabilire la relazione tra l’analisi grafologica e la diagnosi e prognosi dei pazienti oncologici
MATERIALE E METODO:
Durante il periodo agosto 2004 aprile 2005, vennero valutati 100 pazienti oncologici con diversi tipi di tumori (mammella, polmone, ovario, utero, colon, melanoma, linfoma, leucemia, prostata, tiroidi, ecc.) in differenti fasi dell’infermità dal punto di vista clinico, radiologico e grafologico... Come gruppo di controllo 100 persone esenti dall’infermità, senza distinzione di sesso e in una fascia di età tra 35 e 70 anni. Si eseguirono interviste semi-dirette e furono richiesti dei testi di scrittura in situ con l’apporto di scritti precedenti alla diagnosi della malattia oncologica. Dal punto di vista Clinico- radiologico sono stati eseguiti i seguenti accertamenti: mammografie, ecografie, Risonanza magnetica, scintigrafia, PET, esami di laboratorio, markers tumorali, ecc.
Dal punto di vista statistico abbiamo utilizzato il “contrasto Chi-cuadrado”, Analisi d’indipendenza su tabelle di contingenza (Pearson).
RISULTATI:
Dall’analisi grafologica si registrarono gli aspetti e i sottoaspetti con maggior differenza tra i pazienti, e il gruppo di controllo, essendo questa differenza statisticamente molto significativa. (vedi grafico)
Nel gruppo dei pazienti oncologici si verificarono alcune di queste caratteristiche grafiche indipendentemente dal tipo di tumore, come per esempio: direzione discendente, pressione alterata, torsioni, dondolamenti, rigidità nel tracciato, angoli aumentati, erosioni, sfilacciature, ecc.
Percentuale sul totale delle osservazioni:
Su un totale di 1704 osservazioni, (variabili grafologiche): 1290 appartengono al gruppo di persone con cancro e 440 a persone senza cancro: il 75% di alterazioni grafologiche corrispondono alle persone con cancro e il 25 % a quelle che non soffrono di questa infermità...
CONCLUSIONE GENERALE:
Dall’analisi statistica i pazienti con cancro furono divisi in due gruppi: di prognosi buona o cattiva.
- Secondo questi risultati, i pazienti con prognosi cattiva( poor prognosis)presentano un periodo libero da infermità più breve (disease free survival) e perciò fu eseguito un controllo clinico, radiologico e di laboratorio più frequente per rilevare precocemente la progressione dell’infermità, recidiva tumorale e/o apparizione di metastasi - e avrebbero bisogno di un trattamento oncologico più aggressivo con chemioterapia di seconda o terza linea, e più prolungato con trattamento di mantenimento e di terapia inmunologica.
Dal punto di vista grafologico si potè osservare che gli ammalati oncologici hanno dei gesti grafici che sarebbero coincidenti con: difficoltà di adattamento, inadeguata gestione degli affetti e dei disturbi nella strutturazione dell’io. Pertanto si suggerì loro una valutazione psico-oncologica e psicoterapia.
Lo studio grafologico risultò uno strumento non invasivo, innocuo e di grande utilità per l’assistenza e il trattamento del paziente oncologico.
Ora (ad agosto 2005) abbiamo studiato circa 400 pazienti oncologici ed abbiamo potuto osservare:
1- La psicoterapia e importante per aiutare al paziente a modificare la sua personalità. Perfezionista e autoesigente, e combattere la depressione che in molti pazienti. Occorre una volta finalizzata il trattamento oncologico ( chemioterapia, radioterapia).
2- Se i pazienti non modificano la sua personalità avranno una cattiva prognosi nonostante la terapia oncologica.
3- inquesti pazienti compaiono delle metastasi che sono resistenti alla chemioterapia, ed alla ormoterapia e radioterapia..
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Gli Autori
Prof. Adriana Ortiz,
laureata in Grafología a Buenos Aires , Prof.ssa di Grafopatologia all ‘Istituto Binet di Bueno Aires.
Vicedirettrice del dipartimento di Grafología scientifico del CADIG( Centro Argentino de Investigaciones grafopatológicas).
Dott. Francesco Matozza
Dottorato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna.
Specialista in Oncologia ed in Radiologia presso l’Università di Parigi. Francia.
Post Dottorato presso l’Universita di Madison, Wisconsin USA.
Ex direttore del Centro Riferimento sanitario Italiano a Parigi.
Consulente Oncologo a Buenos Aires.
Membro del EORTC.
L’Ing. Juan Jose Berdina
Ingegnere, laureato all’università di Buenos Aires.
Consulente in statistica a Buenos Aires.
(N.B. - Questo articolo fa parte dell'archivio del sito SaluteDonna.it "la salute al femminile" ed ha uno scopo unicamente divulgativo)