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- Grafologia ed etnie - Il Devanagari

Occhi chiusi, concentrazione, respiro profondo, bene… a questo punto dovremmo dire Aum (ॐ), che noi occidentali conosciamo meglio come Om. Questo è il suono primordiale, sintesi di ogni preghiera, rituale o formula sacra. È la vibrazione divina primitiva (Pranava), fusione di tutta la natura nella Verità Ultima. Utilizzato come prefisso (e talvolta come suffisso) nei mantra e in quasi tutte le preghiere della tradizione induista.
La cultura induista, presenta tanti elementi religiosi che “impregnano” letteralmente la vita quotidiana.

Dal concetto del “Dio multiforme” → “Dio senza forme” (poiché con il temine Dio, nella cultura indù, ci si può riferire tanto alla totalità del Divino quanto ai Suoi singoli aspetti, si può considerare il Creatore come un Grande Architetto Dell’Universo); passando per il concetto del “Ciclo della vita” (gli Induisti credono nella reincarnazione); attraversando i “Quattro stadi” (Il brâhmâcârya: il giovane - Il grihastha: l’adulto - Il vânaprasthya: colui che “parte” per la meditazione - Il samnyâsa: l’anziano); conoscendo i “Quattro scopi” della vita (Artha o la ricchezza - Kâma o il piacere - Dharma o il dovere - Moksha o la liberazione), ma ne potremmo citare a iosa... ci troviamo di fronte ad una cultura complessa, fortemente mistica, simbolica ed esoterica...

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