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- La penna d'Oca

La penna d’oca fu uno strumento scrittorio che andò progressivamente sostituendo il calamo in Occidente, fra il VI e il IX sec. La possibilità di scrivere in maniera più fine e flessibile sulla pergamena, fu sicuramente il suo grande pregio, era così più facile ottenere un tratto pieno ma allo stesso tempo delicato.

Ancora oggi c’è chi ama questo strumento scrittorio, ma ammesso che anche noi ci volessimo impegnare nella scrittura con questo antico strumento, come potremmo fare a procurarcene uno? La risposta più adeguata è: “fai da te”. Ogni amante della scrittura a mano con strumenti “antichi”, ama anche costruirseli; nel nostro caso vediamo come.
Ogni uccello produce pochissime penne realmente utilizzabili al nostro scopo (4-5), su ogni ala, in più per la natura stessa dell’animale (per le sue esigenze di essere vivente) queste penne sono ricoperte da uno strato di grasso che non permetterebbe all’inchiostro di rimanere attaccato, ma lo farebbe scivolare via. Per eliminare questa parte adiposa, occorre porre l’estremità della penna fra la cenere o la sabba calda per poi successivamente raschiare via il tutto. Una volta che la piuma sarà ripulita occorrerà farla invecchiare. Si dice che una buona penna d’oca vada fatta invecchiare almeno un anno, per poi essere utilizzata solo dopo l’ultimo taglio (col tagliapenna naturalmente).

Fino al 1800 la produzione e vendita di penne d’oca era importantissima in Europa, in paesi come la Polonia, Lituania, ecc. Ma si sa che l’evoluzione è destinata a far cambiare le cose, e se è vero che la storia è in continuo divenire, così come la penna d’oca fece sparire il calamo, così la penna a sfera fece piazza pulita di tutto il resto.

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