Sentiamo parlare spesso del disturbo della dislessia, magari abbiamo sentito anche la parola disortografia... ma quante volte abbiamo sentito il termine discalculia?
La discalculia corrisponde alla difficoltà nell’eseguire calcoli aritmetici anche molto semplici, nonostante l'intelligenza posseduta dai bambini che ne soffrono, sia perfettamente normale.
Questi bambini sono al pari degli altri in grado di compiere ragionamenti logici anche complessi, l'unica differenza è all'atto pratico... lo scrivere i numeri diventa una lotta fra gli occhi che guardano il foglio bianco, la mano che deve scrivere guidata da un impulso cerebrale che si disperde fra i quadretti delle pagine.
Questi bambini sono al pari degli altri in grado di compiere ragionamenti logici anche complessi, l'unica differenza è all'atto pratico... lo scrivere i numeri diventa una lotta fra gli occhi che guardano il foglio bianco, la mano che deve scrivere guidata da un impulso cerebrale che si disperde fra i quadretti delle pagine.
Questi bambini hanno solo una difficoltà a riconoscere e scrivere i numeri, infatti a volte li scrivono speculari, a volte li invertono. La difficoltà forse più grande è però incolonnare i numeri, perchè l'incolonnamento avviene da destra verso sinistra e diventa difficilissimo utilizzare questo tipo di andamento nel collocare le unità, le decine, le centinaia,le migliaia, ecc. (infondo la scrittura si sviluppa da sinistra verso destra, mentre la quantità numerica si muove in senso opposto, e alla fine ahinoi, spesso le unità cambiano posto e diventano decine e/o viceversa).
Non si creda quindi che ci si trova di fronte a bambini deficitari, il vero deficit lo avremmo noi anche solo nel pensare che lo siano... per rendersene conto basta guardarli, mentre giocano, mentre sono assorti nei loro pensieri e mondi immaginari, basta guardarli negli occhi!!!