Molti sono i fatti di questo periodo che mi hanno portata alle riflessioni che seguono (giuste o sbagliate), a partire dal movimento No Tav e mi sono resa conto che esistono nella scrittura, numerosi segni che ci portano ad individuare l’orgoglio ed il senso di appartenenza profonda, che una persona può provare per le sue origini ed il suo territorio.
Sono aspetti della personalità umana che spesso, oggi più di ieri, vengono trascurati se non addirittura offesi da una società bieca, torva, preda della necrosi finanziaria ed incapace, per questo, di comprendere che l’uomo per vivere (e non sopravvivere) ha bisogno di rimanere legato alle sue origini (fosse solo un fazzoletto di terra con due pecore sopra)… d'altronde tutti sanno che anche il più bello degli aquiloni, per riuscire a volare alto e lontano, ha bisogno di una mano salda che lo tenga ben ancorato a terra, altrimenti guai!!!
Purtroppo la società odierna ha perso di vista i veri valori, senza capire che per apprezzarli bisogna partire dal piccolo, ma infondo come si fa a far capire l’emozione che infonde un odore, una immagine, anche solo un ricordo a chi non ne ha!!! Io ho ancora nel naso l’odore forte della sansa che viene separata dall’olio d’oliva al momento della spremitura e ogni volta che ne sento l’odore, riaffiorano nella mia mente i miei ricordi e sentimenti, ma paradossalmente anche quelli dei membri della mia famiglia, che prima di me quell'odore lo hanno sentito. Ma come far capire tutto ciò a chi non ha radici, a chi esce da casa e compra una bottiglia d’olio che nemmeno sa da dove viene!? E se ne potrebbero fare a milioni di esempi così.
Tenere e difendere le proprie radici inoltre, dà un grande vantaggio a chi lo fa… si diventa consapevoli dell’importanza dei valori della compassione, dell’aiuto ma soprattutto della consolazione. In una società così malata come la nostra dovrebbe essere d’obbligo pensare a salvaguardare i piccoli e i deboli che troppo spesso, anzi ormai sempre, non hanno voce, e che per questo sanno compattarsi e stare insieme nei momenti peggiori, perché sono sentimentalmente vicini.
Dicevano i francesi: “CURARE SPESSO, GUARIRE QUALCHE VOLTA, CONSOLARE SEMPRE”.