Non so a quanti possa essere successo, fatto sta che non è raro sentire persone (di ogni genere ed età) dire frasi del tipo "... che brutta scrittura che ho!" oppure ancora "... come scrivo male!"; ma se la scrittura rappresenta la nostra personalità in maniera strettissima, rifiutarla cosa significa?!
Senza dubbio lo scritto ci rappresenta, sia di fronte agli altri che di fronte a noi stessi, soprattutto a noi stessi. Sì perchè prima di pensare di poter avere un qualsiasi approccio o rapporto con l'esterno, è necessario avere ben chiare le idee con il nostro IO, conoscersi, sapere con obiettività quali sono le nostre potenzialità e i nostri limiti, e saperli usare a nostro vantaggio, trasformandoli in energia positiva; questa è sicuramente una delle prime cose, quantomeno da dover provare (il riuscirci poi è legato a tanti altri fattori).
Non gradire la propria scrittura quindi cosa può voler dire?! Che ci si odia, che non ci si accetta?! Bhè parlare di odio forse è azzardato ed esagerato, ma di certo il tracciato della nostra scrittura risente di una serie di elementi che contraddistinguono la nostra vita, anche di elementi che nostro malgrado dobbiamo "subire". Accettare la propria scrittura significa imparare a conoscersi quindi, nei propri aspetti positivi e negativi e il nascondersi (magari scrivendo in stampatello) porta a poco, perchè gli uomini (intendendo l'umanità nella sua generalità) sono soggetti ad un elemento, il TEMPO, che prima o poi porta tutti, nessuno escluso, a dover fare i conti con i propri pensieri e le proprie azioni.
La scrittura non è qualcosa di astratto ma è concreta e riuscire a ritrovarcisi è indubbiamente il segno che siamo riusciti, tramite un buon lavoro di introspezione, a trovare noi stessi e scoprire quello che veramente siamo.