Negli ultimi giorni sono molte le persone che, pur non rendendosi conto, hanno cambiato "atteggiamento" nello scrivere. Perchè?!
Il terremoto che sta colpendo la nostra Italia, è sicuramente uno degli eventi più traumatici che possano capitare, sia e soprattutto per chi lo sta vivendo in prima persona, che per tutti gli altri (per i timori e l'imprevedibilità che il terremoto porta con sè).
Un evento per cui le capacità di adattamento di ciascuono di noi, per quanto ben presenti, sono difficili da mettere in atto.
Anche la scrittura inevitabilmente risente degli effetti psicologici del terremoto: ansia, depressione, disturbi stressogeni in generale, sono sempre in agguato e si fanno sentire, anzi vedere, nel tracciato di chi scrive. Questa situazione di continue scosse che sembrano non terminare mai, ci sta portando ad uno stato cronico di timore, nel pensare che da un momento all'altro può succedere ancora.
E' pur vero, che tutti noi rispondiamo in maniera differente agli shock, ma è comunque vero anche che i disturbi che ne emergono possono, anzi, devono essere affrontati, specialmente dalle categorie più a rischio (anziani e bambini).
Per quanto può sembrare scontato e sciocco dirlo e/o scriverlo come in questo caso, può sempre tornare utile attingere ad emozioni positive, l'atteggiamento ottimista, può (se non risolvere) almeno mediare gli effetti negativi dello stress, e renderci capaci di adattarci meglio alle tensioni che ci lasciano spesso vulnerabili.