In questo articolo, sempre per cercare di trovare nuovi temi e correlazioni, che spieghino la valenza
della Grafologia, vorrei proporre un argomento particolare, parlando di geometria sacra.
Per geometria sacra si intende la modalità con cui vengono costruiti i templi di culto (in ogni tempo e luogo nel mondo). Per la verità si tratta di una definizione alquanto riduttiva, in quanto si dovrebbe fare più riferimento a quelle misure che si incontrano e rincontrano sempre all'interno di ogni cosa, nell'Universo. Si tratta quindi più di misure archetipiche, che rappresentano ciò che ci circonda e ciò che ci permea, visto che ognuno di noi ha dentro di sè e riconosce istintivamente queste misure.
Esisterebbe dunque un modello geometrico primo e primordiale, che si ritroverebbe in ogni cosa.
della Grafologia, vorrei proporre un argomento particolare, parlando di geometria sacra.
Per geometria sacra si intende la modalità con cui vengono costruiti i templi di culto (in ogni tempo e luogo nel mondo). Per la verità si tratta di una definizione alquanto riduttiva, in quanto si dovrebbe fare più riferimento a quelle misure che si incontrano e rincontrano sempre all'interno di ogni cosa, nell'Universo. Si tratta quindi più di misure archetipiche, che rappresentano ciò che ci circonda e ciò che ci permea, visto che ognuno di noi ha dentro di sè e riconosce istintivamente queste misure.
Esisterebbe dunque un modello geometrico primo e primordiale, che si ritroverebbe in ogni cosa.
Questa interessantissima teoria, è stata sviluppata dopo anni e una evoluzione teorico/personale, dal Prof. Corrado Malanga, interessantissimo il suo lavoro "Evideon" in cui spiega la struttura virtuale e frattale dell'Universo tramite un sistema di assi direzionali ed ottani.
Dunque, ora cosa possono centrare l'Universo e le sue geometrie con la grafologia.
Facile, il Prof. Malanga lo spiega così, vi riporto un estratto da uno dei suoi lavori:
"... L'aspetto grafo meccanico del tratto scrittorio. In grafoanalisi si utilizza uno strumento analogo al sistema VAK della PNL che prende il nome di Croce degli Spazi di Pulver. Anche questo strumento deriva dalla attenta osservazione dei soggetti scriventi che tendono ad usare gli spazi a seconda che la loro sfera emotiva interna stia lavorando in direzioni differenti. Sommariamente il tratto grafico che va verso destra va verso il futuro mentre quello legato alla zona sinistra rappresenta il passato. In alto ci sono le idee, in basso i sensi e per finire, la pressione sul foglio indica il rapporto con la verità o la falsità. Sostanzialmente, senza entrare in particolari più complessi, si può notare come il modello proposto da Pulver e utilizzato da Moretti per l'analisi grafologica, è la rappresentazione perfetta di quello che abbiamo sostenuto fin ora. In altre parole, quando il soggetto scrivente si mette a scrivere, piega la testa verso il foglio ed in quel caso porterà con se la rotazione degli assi che cambieranno orientamento nell'universo virtuale che circonda lo scrivente. Il risultato sarà che mentre l'asse del tempo rimarrà invariato (sinistra destra: passato futuro: per i mancini sarà il contrario) l'asse dello spazio diverrà verticale rispetto al foglio scritto. In quel contesto tale asse, che rappresenta sempre lo spazio e la visione, dirà quanto verso l'altro io vada mentre scrivo e cioè quanto propenso sono ad invadere la sua sfera o quanto mi rivelo a lui. Il grafologo interpreta questa tendenza o costellazione grafologica sostenendo che il soggetto che scrive calcando molto sul foglio è un soggetto tendente a dire la verità sovente anche a sproposito perché, diciamo noi, troppo invasivo ed esuberante con lo spazio degli altri. Invece l'asse delle energie cioè l'asse cinestesico diventa verticale, lungo l'asse alto basso relativo al foglio scritto. In quel contesto Pulver riconosce in chi scrive con tendenza a stare nella parte alta della scrittura, la costellazione di chi pensa molto di chi è idealista eccetera. In basso invece c'è chi pensa al terreno, al materiale ai soldi a tutto ciò che energeticamente viene definito basso, non elevato. L'accordo con il modello tridimensionale del TCT è evidente ed inconfutabile e dimostra che l'orientamento degli assi spaziale, temporale ed energetico, segue l'andamento del cranio del soggetto, dentro il quale risiede il centro del suo universo virtuale da lui stesso creato attimo per attimo. Una nota importante deve essere sottolineata, in questa sede; il grafologo sostiene che l'andare a destra nella scrittura significa essere estroversi, invadere la sfera dell'altro eccetera facendo allusione a tutto ciò che sembra essere collegato al dominio dello spazio. In realtà lo scrivente si pone l'idea non di condividere gli spazi ma i tempi con il suo interlocutore. Vorrebbe essere vicino a lui nel tempo e non nello spazio (oppure anche nello spazio ma come conseguenza del tempo). Anche in questo caso, le variazioni sull'asse dello spazio come nel sistema VAK, soffrono della bidimensionalità del sistema utilizzato. Nel caso dell'analisi dei movimenti dei bulbi oculari, tale analisi è suffragata dal movimento delle mani che compensa il lack di informazioni spaziali mentre nel caso della prova grafica, l'unica possibilità espressiva diretta, sarebbe data dalla misura della variazione di quanto il soggetto scrivente stia calcando con la penna sul foglio mentre si sposta da sinistra verso destra...".
Questo ovviamente è un estratto del lavoro del Prof. Malanga, per chi ne volesse capire e sapere di più vi rimando a questo link Geometria sacra in Evideon in cui potete trovare l'articolo da cui ho estratto il pezzo sopra.
Questo ovviamente è un estratto del lavoro del Prof. Malanga, per chi ne volesse capire e sapere di più vi rimando a questo link Geometria sacra in Evideon in cui potete trovare l'articolo da cui ho estratto il pezzo sopra.