Anche nella scrittura sono racchiusi i simboli planetari, che la “abitano” e l’influenzano e come asseriva Lise Koechlin (H. Saint Morand) negli anni ‘30, esisterebbero scritture “solari”, altre “venusiane”, “lunari”, “saturnine”, ecc. ecc.
Uno dei tipici esempi che si possono fare, per
capire le teorie di Lise Koechlin, è quello relativo al sole, archetipo maschile
per eccellenza. Il sole dà alla scrittura, vita, energia, consapevolezza,
individualità, uno sviluppo letterale di tipo verticale (indice di elevate
aspirazioni) e grande autonomia mentale. Le grafie “solari”, secondo il metodo
Saint Morand, sono prediligono script sobrii ed essenziali, maiuscole
importanti, pressione sostenuta e impostazione della pagina piuttosto precisa
con margini esatti ed impeccabili; in particolare il margine sinistro è
regolare ed ampio, indice di un forte desiderio a volersi distaccare e
diventare indipendenti ed autonomi. Spesso il tipo di scrittura “solare”
risulta per le caratteristiche indicate prima, un po’ rigida e controllata, indice
di ampio senso critico e scarsa propensione ai compromessi.
Chi ha una scrittura solare, spesso tende ad utilizzare
strumenti incisivi e chiari, prediligendo l’inchiostro nero, senza lasciare
troppi spazi ampi fra parole e righe. Anche secondo il metodo Saint Morand
infatti, i bianchi sono molto importanti e in questo caso indicano selettività,
riservatezza, non coinvolgimento e spesso grande solitudine interiore voluta
e/o cercata.
Sperando che queste poche righe abbiano
ingenerato almeno in uno di voi che legge, un po’ di curiosità, concludo
dicendo che al di là del metodo, al di là del criterio utilizzato per farsi
strada fra i meandri della scrittura, l’importante è ricordare sempre che non
esiste un significato unico e fisso della scrittura nostra e altrui, che indica
come siamo. Occorre sempre tenere in considerazione la scrittura nella sua
visione d’insieme. Il foglio vergato è come un immenso giardino fiorito, è
bello vedere, toccare ed annusare le fragranze di ogni singolo fiore, ma ancora
più bello e vederlo dall’alto nella sua interezza e bellezza.