Come sempre, siamo ancora a ribadire, che la grafia rispecchia la persona che verga il testo. Questo ovviamente porta a collegare gli stati emotivi (positivi e negativi) allo stato di salute dell'individuo,
in particolare allo stato di salute di determinati organi, che soffrono le somatizzazioni legate agli stati psicologici.
Somatizzare significa quindi avere concretamente dei disturbi a livello fisico, che possono essere riscontrati anche dal punto di vista grafologico.
Chi soffre ad esempio di ulcera avrà nella scrittura le caratteristiche dell'irritabilità, preoccupazione, ansia, aggressività e bisogno di riconoscimento sociale.
Chi soffre di problemi di evacuazione avrà invece nella scrittura i segni di tenacia, ostinazione, attaccamento eccessivo all'ordine e pessimismo. Lo scritto rigido, spesso e invadente negli spazi, con particolari pendenze ed angolosità, hanno sicuramente a che fare con il soggetto che soffre di questi disturbi.
Chi soffre di ipertensione (e disturbi cardiovascolari in genere, che possono arrivare a stati di infarto) sicuramente ha nella scrittura segni legati a blocchi, ansie, stati di forte inibizione che mettono in sovraccarico organi come il cuore.
I disturbi respiratori come l'asma sono invece legati alla grande difficoltà di reagire di fronte alle situazioni della vita, e alla costante ricerca di conforto affettivo e non.
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