Pareidolia.
Siamo all'interno del tema dell'attività mentale, di quella più profonda che parla di subcosciente, anzi più precisamente, di illusione subcosciente.
Già, perchè la pareidolia, altro non è che la tendenza istintiva ed automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari, in immagini disordinate. Insomma riconosciamo ciò che non è in ciò che pensiamo che sia.
Questo perchè la nostra mente tende a semplificare i percorsi, per codificare rapidamente le notizie provenienti dalle sensazioni. Così come fa un computer quando ci suggerisce le parole da scrivere o le pagine da visualizzare, scegliedo
prioritariamente fra alternative a noi note.
Se tutto ciò può sembrare slegato dall'argomento Grafologia, pensiamo un po' che tipo di ripercussioni può avere questo tipo di fenomeno, rispetto all'attività del Grafologo.
Non è che chi "sonda" tra i pieni e i vuoti dello scritto, vede ciò che la sua mente lo porta a vedere?
Oppure non è che chi studia i vergati è portato a capire meglio certe fenomenologie psico-comportamentali, che si manifestano tramite lo scritto, avvelendosi di una scienza sensoriele ed empatica?
A voi l'ardua sentenza!