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- Vedo, prevedo... e mi ravvedo


Risultati immagini per tecnologiaIn questi ultimi mesi e sempre più intensamente nelle ultime settimane, sono diventate insistenti le voci  sul ravvedimento sull’uso della tecnologia a scuola.
Si parla di “Troppa tecnologia” che peggiora l’apprendimento degli studenti, ma a detta di chi scrive il punto focale è un’altro.

Ormai gli strumenti tecnologici, che siano cellulari, tablet, o quant’altro, sono messi in mano ai nostri figli sempre più precocemente. Questo produce dei danni indescrivibili a livello cerebrale e anche umano. Il non rapporto con gli altri che ne deriva, a lungo andare è deleterio e porta a disturbi indubbiamente di grave natura. Tutto questo a livello casalingo, familiare, dove spesso il gap tra bambini/ragazzi e famiglie è pesante ed incontrollato. D'altronde in pochi se non pochissimi casi, i genitori riescono a capire e controllare realmente cosa i figli “combinano” con gli strumenti che hanno a disposizione!

Tutto ciò è aggravato dall’ambiente scolastico, in cui i nostri ragazzi passano gran parte della loro giornata. La scuola oggi è bersagliata da più parti:

  • da un lato ci sono le nuove generazioni di insegnanti il cui carisma spesso e volentieri è ben poca cosa rispetto a quello che avevano i colleghi di vecchia data, e che arrancano in un sistema scuola che è sempre più formale e poco concettuale;
  • ci sono poi le strutture e i mezzi, spesso scarsi e poco adeguati alle necessità didattiche.
Si è cercato negli ultimi anni di riempire queste lacune introducendo strumenti tecnologici avanzati, dalle lavagne interattive al tablet in dotazione per lo studente che gli consentirà di rendere lo studio fantastico, veloce, leggero!
Sì certo, un vero gioco da ragazzi, semplicissimo, forse un po’ troppo! Infatti il problema è tornato fuori nel giro di pochi anni e adesso si grida allo scandalo, i giovani sono diventati pigri, non studiano, sono sempre attaccati al monitor, i risultati scolastici sono crollati, ecc. ecc. La scuola è dotata di mezzi tecnologici, ma spesso e volentieri non li sa gestire o li utilizza nel peggiore dei modi. La tecnologia inoltre non deve sostituire il lavoro che Docenti e alunni devono fare a livello scolastico. L’uso della tecnologia raggiunge veramente il suo risultato se diventa supporto, ma è evidente che se deve esserlo, ci vuole pure qualcosa di concreto da supportare.

La Grafologia in questi ultimi anni ha guardato da lontano questo sfacelo, da sempre ha osservato l’evolversi di questo stato di cose e riflettuto sulle conseguenze a cui si sarebbe giunti, conseguenze estremamente negative. Fa pensare per esempio, che oggi un’operazione semplice come lo scrivere a mano, diventa uno sforzo sovrumano; siamo una società che sta tornando all’analfabetismo, sia a livello scolastico, che umano/sentimentale.

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