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- Scrivere con il fuoco

Questo post è una curiosità per tutti coloro che amano, oltre che la scrittura, la chimica!

Sì, perchè infondo, scrivere è scientifico sia dal punto di vista dell'uso del cervello sia dal punto di vista di ciò che si utilizza per scrivere. Proprio in riferimento a questo ultimo aspetto, è simpatico sapere come per scrivere, non è necessario usare l'inchiostro (o almeno l'inchiostro classico), ma esistono tante forme più o meno semplici di scrittura fatta con elementi alternativi.

Un elemento chimico che può aiutarci a creare scritture particolari è il clorato di sodio.
Se mettiamo in un becher 10 cc di acqua e si aggiunge il clorato di sodio facendolo sciogliere fino a quando la soluzione non diventa satura, si ottiene una soluzione che ci permetterà di creare della scritee molto particolari.
A questo punto con un pennellino potremo tracciare su un foglio di carta una scritta con la soluzione ottenuta precedentemente (proprio come se fosse un inchiostro). Facendo poi asciugare il foglio, saremo pronti per creare la nostra "scritta di fuoco"; tocchiamo la parte spennellata con la brace ottenuta dando fuoco ad uno stuzzica denti (per esempio), e vedremo che la carta inizierà a bruciare lentamente ma senza fiamma, seguendo il tracciato che abbiamo creato con il pennello.

In questo modo il clorato di sodio, che è un energico ossidante, fornisce alla carta l'ossigeno necessario per la combustione, la carta invece non brucia perchè non raggiunge la necessaria temperatura di accensione.

- Scrivere a mano fonte di felicità

Tramite l'Università di Chicago, la Prof.ssa Sian Beilok è riuscita a dimostrare scientificamente che
scrivere a mano è un efficacissimo antidoto per combattere lo stress, l'ansia ed altri disturbi di carattere depressivo, questo perchè scrivere a mano sviluppa la parte del cervello razionale, che ci mette nella condizione di saper affrontare al meglio le difficoltà quotidiane.
La Prof.ssa Beilok iniziando i suoi studi, partiva già sapendo che la scrittura a mano è un'importante valvola di sfogo, ma quello che è riuscita a provare è che si tratta anche di un modo per aumentare nettamente la memoria e la concentrazione.

La Prof.ssa Beilok ha sviluppato, tramite i suoi studi, una tecnica per far sì che la scrittura a mano sia in grado di dare i suoi massimi risultati, per così dire, terapeutici, indicando come la tenuta di un diario giornaliero sia la migliore forma di antistress. Non si tratta ovviamente di un diario stile adolescenziale, bensì di un sistema di annotazione degli accadimenti giornalieri.

La scrittura a mano mette in atto dei procedimenti che sono in realtà molto complessi, per poter scrivere è necessario mettere d'accordo diverse parti del cervello, cioè la zona deputata alla produzione di emozioni, con quella che è preposta a tradurle, con quella che ha la capacità di capirle e riconoscerle, con infine, quella che fa muovere la mano. Per cui queste parti del nostro cervello si trovano a dialogare in continuazione tra loro.
Ma la vera capacità antistress che sviluppiamo è quella che ci permette di allenare il pensiero, fissandoci sul problema e lasciando da parte lo stato negativo, diventando più efficienti (emozionalmente parlando).

Per concludere, tornare alle cose di una volta (come la penna per scrivere) è sicuramente un modo per mettere ko ansia e stress, per riequilibrarci e farci ritrovare i giusti ritmi del vivere. :)

- Cervello, pennello e... amore

Kieron Williamson vi dice nnulla?

Forse no... forse non conoscete nemmeno voi questo nome, come me del resto fino a poco tempo fa, ma questo bambino 6 può stupire, ve lo assicuro.

La cosa particolarmente strana, se così si può dire, è che questo bambino fino all'età di 5 anni, disegnava come tutti gli altri bambini, animali, animaletti, dinosauri ecc. ecc. limitandosi a colorarli. 
Poi l'asplosione di un talento, che i genitori spiegano come voglia e necessità di evadere da un appartamento troppo stretto e senza verde.
Il video è un link diretto al sito YouTube

Il bambino interpellato però forse ha saputo dare la più giusta interpretazione al suo talento, si tratterebbe di un'attività divertente, stimolante, capace di farlo pensare a posti che non può vedere!

la nostra mente, è capace di fare cose meravigliose, anche in bambini piccoli (anzi mi verrebbe da dire soprattutto) che hanno ancora la capacità di elaborare i loro sentimenti in maniera cristallina, senza essere contaminati dalle tante miserie, difficoltà e brutture della vita. I sentimenti rielaborati possono assumere forme molteplici che si riverberano poi su ciò che facciamo, su come scriviamo, ci muoviamo, disegnamo, ecc. ecc.
Vvivere bene la vita vuol dire essere capaci di cose meravigliose. 
Ne è di sicuro esempio questo bambino, speriamo solo che gli interessi, economici primi sugli altri, non entrino a rovinare la bellezza dei suoi gesti capaci di creare degli acquerelli così belli!

- Le grafologiche miserie

Navigando sul web mi sono imbattuta in un blog il cui amministratore si occupava del famoso caso Matthias Schepp (per chi non lo sapesse, si tratta di un suicida, che prima del fattaccio sottrasse le sue due bambine alla moglie, facendo perdere ogni traccia delle due piccole), che mi ha fatto riflettere come certe persone siano in grado di negare l'evidenza anche quando questa risulta schiacciante.

Cosa centra un suicidio con la grafologia?!

Bhè presto detto, venne fatto vedere in TV un biglietto che lo Schepp avrebbe scritto prima di buttarsi sotto un treno in corsa, per farlo peritare da una quotatissima grafologa. 

Fin qui nulla di grave direte voi! Sì vero, se non fosse che la "professionista" fece uno svarione imperdonabile, cioè non si accorse che il biglietto che le fu sottoposto era un tarocco, addirittura un biglietto stampato al PC, per cui per nulla grafologabile (anche un bambino sarebbe oggi capace di comprendere che un biglietto stampato non ha nessuno dei requisiti per renderlo utilizzabile da un grafologo, almeno per stilare un profilo  psicologico).

Non saper riconoscere una scrittura a mano da un font non è sicuramente segno di competenza, e dire che c'è chi ancora sostiene, che si è trattato di una semplice svista fatta non per noncuranza, ma semplicemente per troppa igenuità!!!

- Imparare a scrivere... andando a gattoni

Spesso abbiamo sentito parlare di problemi di disgrafia nei bambini (che possono protrarsi anche in
età più avanzata) che consiste in una scrittura non educata, o meglio, in una difficoltà nello scrivere, nel leggere, ecc. ecc.

Spesso però non ci è chiaro come la disgrafia sia collegata anche ad una inadeguata percezione coprorea, così come errato diventa il percepire lo scorrere del tempo.
Generalmente pensiamo che il bruciare le tappe nei bambini, sia segno di estrema intelligenza e "sveltezza", ma in realtà non è proprio così. Ad esempio il "gattonare" per il bambino piccolo, prima alzarsi sulle sue gambe ed iniziare a camminare, è fondamentale. 
L'andare a gattoni fa sì che il bambino acquisisca pienamente la percezione del suo corpo e si sappia bene orientare nello spazio e nel tempo.

Altra cosa da non fare è forzare i bambini ad usare una mano anzichè l'altra, se è spiccato il mancinismo, bhè che il bambino rimanga tale, come se del resto risulterà ambidestro!

Nel caso comunque il bambino risulti disgrafico niente paura, non è certo malato, ma ha solo bisogno di rassicurazioni, affetto e un po' di riabilitazione motoria :)

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