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- M/F... cosa dice la scrittura (III parte)

Termino la serie degli articoli "M/F" parlando, doverosamente, dei segni più espressivi della femminilità o dell'Animus che dir si voglia.

I segni più espressivi del femminile sono sicuramenti quelli che indicano la prevalenza di cessione, di adattamento, di espansione del sentimento, di delicatezza, di debole tensione o mancanza di energia (Cessione). Attraverso la "lettura grafologica" possiamo rilevare l'aspetto piuttosto curvilineo del temperamento femminile, in quanto possiedono il segno: 
- Curva perché è simbolo di accoglienza, di poco dinamismo e di lentezza, indice di esagerato adattamento.

Ma caratteristici del temperamento femminile sono anche i segni: 
- Ammanieramento perché le parole iniziano con dei movimenti aggraziati, in genere in forma curvilinea e a conca, più o meno prolungati e filiformi, indice di grazia e distinzione, dell'accoglienza benevola, dell'adulazione e di un narcisistico bisogno di sentirsi ammirato e corteggiato. 
- Aste Concave a Destra per gli assi letterali lunghi che presentano una certa curvilineità con il concavo rivolto verso destra, indice di grazia, di amabilità, di serenità, di dolcezza e di remissività. 
- Attaccata perché le lettere sono collegate tra loro senza distacchi e spazi bianchi, indice di continuità, di fluidità e di tendenza a unirsi e rimanere in unione. 
- Vezzosa Civetteria per l'accuratezza artificiosa (la ricerca calligrafica), per i ricci volutamente esagerati e per la scorrevolezza e vivacità del movimento, indice di vanità, di bisogno di far colpo, di superficialità, di leziosità, di falsità e di narcisismo smanioso di piacere e di richiamare attenzione su se stessi. 
- Filiforme per la sottigliezza dei tratti, indice di elevata sensibilità, di pacatezza, di fragilità, di finezza, di raffinatezza e di delicatezza. 
- Pendente per gli assi letterali piegati verso destra (stile corsivo), indice di seduzione delicata o egocentrica o languida, di bontà dolciastra, e ricerca dell'oggetto con cui stabilire rapporti di tenerezza.

Infine non si puònon citare in relazione al temperamento femminile il: 
- Largo tra Lettere per la distanza tra lettera e lettera, indice di espansione del sentimento, di generosità, di altruismo, di estroversione, ma anche di mancanza di una positiva introversione.

Volendo dare una risposta al quesito principale di questa serie di articoli "M/F... cosa dice la scrittura?", possiamo tranquillamente evidenziare un concetto fondamentale. Oggi la tendenza reattiva della donna alla cultura che esalta le potenzialità del maschio ha comportato, sul piano della parità, il rifiuto di accettare che il suo essere diversa dall'uomo significhi "inferiorità costituzionale" (non si parla di inferiorità nel senso del valore della persona in sè, sia chiaro, ma di differenze del tutto oggettive e naturali). Gli attuali orientamenti della donna quindi, sono quelli di interessi, di obiettivi, di scelte professionali, intellettuali, scientifiche, perfettamente uguali a quelli del maschio e questo atteggiamento ha causato inevitabilmente, inversioni di potenza costituzionale (molto spesso si incontrano esempi di donna più "forte" dell'uomo), complessi di identità con le inversioni dei ruoli (Anima ed Animus si miscelano in maniera strana e inversa a volte con un''indebita accentuazione di Anima nella donna e di Animus nell'uomo).

E' per questo motivo che in grafologia è diventato estremamente difficile stabilire delle differenze sostanziali tra la grafia femminile e quella maschile, tra una grafica concepita da una donna e quella ideata da un uomo. 

I ruoli e le caratteristiche oggi più che mai tendono a confondersi insieme o a sovrapporsi se vogliamo, un po' come in un'eclissi!

- M/F... cosa dice la scrittura? (II parte)

I segni più espressivi del maschile sono quelli in cui prevalgono esageratamente gli indici di reattività, di accentuato dinamismo, di fermezza, di combattività, di spiccata ambizione, di tensione, di resistenza, di smania di dominare, comandare, imporsi, di impulsività, di aggressività (Assalto e Resistenza).

Attraverso la "lettura grafologica" possiamo rilevare il maschile psicologico prevalentemente in determinati segni, tra cui: 

- Acuta per le lettere strette e molto angolose ai vertici inferiori e superiori, indice di shoccante aggressività. 
- Ampollosa per le amplificazioni verticali in forma altezzosa, indice di superiorità, di dominio e di ostentazione, di potenza e di valore. 
- Angolosa per l'evidente angolosità degli angoli nei vertici superiori e inferiori delle lettere e per il suo continuo spezzarsi delle linee, indice di attività, di lotta, di contrasto e di eccessiva difesa di sé e delle proprie istanze. 
- Solenne per le forme letterali sostenute e pompose, per una grande compostezza e accuratezza e per un chiaroscuro evidente, che marca maggiormente i tratti discendenti delle lettere, indice di sostenutezza pomposa ed egocentrica.

Ma possiamo trovare il temperamento maschile anche nei segni: 
- Intozzata 1°modo per i tratti discendenti delle lettere più marcati di quelli ascendenti, quindi per la sua caratteristica distribuzione ritmica del colore (i filetti e i pieni), indice di forza, di azione, di impositività e smania di dominare. 
- Aste rette per gli assi letterali che appaiono retti e senza inflessioni, indice di volontà e decisione e forza di carattere. - Austera per la durezza, la rigidità, la regolarità, il controllo delle forme, indice di austerità e di severità che esclude il sentimento. 
- Dritta per nessuna pendenza degli assi letterali, indice di equilibrio, di rigidità fredda ed orgogliosa e di sostenutezza. 
- Parca per l'essenzialità, assenza di qualsiasi esuberanza grafica o profusione dei tratti, indice di contenutezza e di una forte accentuazione della riflessione e della coscienza. 
- Recisa per i tratti netti, decisi, bruschi, indice di chiarezza, fermezza e di modi stroncanti. 
- Mantiene il Rigo per l'evidente rigidità dell'allineamento delle lettere, indice di irremovibilità, di fermezza, di inflessibilità e di resistenza. 
- Piantata sul Rigo per le forme letterali squadrate e per il suo procedere piuttosto rigido, indice di esattezza, serietà, forza di carattere, chiarezza, ponderazione essenzialità, rigidità, inflessibilità. 
- Grossa per la pesantezza dei tratti, indice di forza fisica, di rudezza, mancanza di agilità.

Il maschile è rintracciabile e ben descritto anche da: 
- Largo tra Parole per l'ampia spaziatura tra parola e parola, indice di quel silenzio, utile a riflettere su ogni concetto e, quindi, segno dell'attività cosciente e critica del pensiero. 
- Lettere Addossate per la ristretta spazieggiatura tra lettera e lettera, indice di scarso respiro, chiusura e di ansia che si chiude e si nega agli altri. 
- Ascendente perché le lettere e le parole si innalzano progressivamente sul rigo di base, indice di euforia, slancio, di distacco dagli altri e di presunzione nel superare (assalire) gli ostacoli.
Aste rette per gli assi letterali che appaiono retti e senza inflessioni, indice di volontà e decisione e forza di carattere. Austera per la durezza, la rigidità, la regolarità, il controllo delle forme, indice di austerità e di severità che esclude il sentimento. Dritta per nessuna pendenza degli assi letterali, indice di equilibrio, di rigidità fredda ed orgogliosa e di sostenutezza. Parca per l'essenzialità, assenza di qualsiasi esuberanza grafica o profusione dei tratti, indice di contenutezza e di una forte accentuazione della riflessione e della coscienza. Recisa per i tratti netti, decisi, bruschi, indice di chiarezza, fermezza e di modi stroncanti.

- M/F... cosa dice la scrittura? (I parte)

Nella psiche umana la componente femminile e quella maschile vengono chiamate da Jung Anima e Animus. Le due realtà coesistono sia nel maschio che nella femmina, anche se in proporzioni diverse. La componente femminile concepisce il nuovo, il pensiero e la creatività, mentre il maschile orienta, ordina e gestisce. Un'accentuazione di una delle due componenti sia del proprio sesso che sotto forma di Anima per gli uomini e di Animus per le donne provoca, nella donna un'indebito livello di coscienza e di autocontrollo (in quanto il maschile è la coscienza e il femminile è l'inconscio) a scapito del sentimento riducendo le capacità di avere emozioni. E viceversa provoca nell'uomo l'irrompere di una emozionalità difficilmente controllabile. La giusta componente di Anima consente all'uomo di esprimere apertura, disponibilità, tenerezza e amorevolezza nei confronti della donna e del figlio; la giusta componente di Animus conferisce alla donna la coscienza di sé, lastabilità, la riflessione, il potere decisionale e organizzativo, che sono qualità tipiche del maschile psicologico.
Anima e Animus vengono rappresentati con immagini o figure tipiche diffuse ovunque e in ogni epoca (Archetìpi): per esempio l'angolo esprime la potenza dell'uomo. L'angolo è una forma intrusiva, combattiva, "spigolosa", che rappresenta la simmetria maschile. In questa figura si evidenziano tutti i connotati di potenza, pesantezza, aggressività attribuiti da millenni all'indole maschile. La posizione eretta simboleggia il "maschio", il procreare, la forza fisica, metaforicamente virile e riproduttiva. Gli archetìpi ci parlano delle immagini appuntite, delle forme lunghe e alte come simbolo del sesso maschile. Inoltre parlano del potere di penetrazione in ogni campo, della forza non solo fisica, ma anche mentale. Il simbolismo maschile è caratterizzato dall'immagine dell'aratro che taglia il terreno, lasciando il campo scanalato e che penetra il suolo dall'alto: sono gli stessi processi compiuti dall'uomo nella sfera sessuale. Infatti, nella mitologia e nella nostra vita onirica la terra è sempre strettamente connessa alla figura femminile.
Le linee curve rappresentano la bellezza della figura femminile: la sinuosità, l'eleganza, la leggerezza, la frivolezza con la quale si muove una fanciulla. La curva rappresenta l'assimetria femminile, è avvolgente, circonda le forme e la realtà. Convenzionalmente la donna è estratta dall'uomo: dei due esseri, essa è "inferiore"; alla sua raffigurazione viene concesso un minor numero di linee; la curvatura comprende due stadi dell'esistenza di una donna: quando riceve il seme della nuova vita umana e quando la crea.
Le azioni di curvare e chinare sono funzionalmente caratteristiche della donna. Essa si piega durante l'inseminazione, all'atto del parto, e ancora, quandonutre e protegge il proprio bambino.
Anche nel camminare la donna si piega, il suo incedere non è uniforme come quello dell'uomo. Essa è più flessibile dell'uomo, sia fisicamente che mentalmente. "oscillare" è tipico del sesso femminile.
Nella grafologia morettiana il carattere é basato su quattro dinamiche universali della psiche: Assalto, Attesa, Resistenza e Cessione. La Cessione rappresenta la psicologia femminile, mentre l'Assalto e la Resistenza fanno parte del maschile psicologico.

- Curva... segno scritto ma anche "mimato"

Ho sempre trovato affascinante la fisiognomica e tutto ciò che il corpo ci fornisce come informazione per conoscere gli altri ma anche per meglio conoscere noi stessi. Leggendo alcuni libri in proposito, mi sono resa conto che ci sono delle parti del nostro corpo che "parlano" esattamente come fa la scrittura, il punto sta solo nell'individuare la chiave di lettura.
Prendiamo, ad esempio, il segno Curva. Da sempre i grafologi morettinani partono da un presupposto, cioè che questo è il segno dell’estroversione e del sentimento, in quanto indica la così detta "tendenza sociale e socializzata". E’ indice del sentimento che ha bisogno di estrinsecarsi, capace di compassione, indica la capacità di accogliere e di adattarsi. Dà la tendenza all’altruismo, inteso come spinta a soddisfare le aspirazioni, le domande, i desideri altrui, se ha l’abilità di eliminare gli ostacoli. Altrimenti si trasforma in semplice cessione, adattamento impersonale, disimpegno, per mancanza di istanze dell’io ben precise da portare avanti e da soddisfare. (Questo ovviamente in senso molto generico, perchè poi si sa che i segni grafologici non sono fissi per cui non è certo detto che le scritture curve siano tutte scritture di altruismo o di cessione e questo perché esistono segni di difesa precauzionale da dover considerare).
Ma quel è la parte del nostro corpo che esplica tutto questo?!
In realtà non c'è una sola zona da dover considerare e comunque vale la regola grafologica della non fissità del significato dei singoli elementi presi in maniera a sè stante. Anche i segni del corpo vanno valutati in modo globale ed evidentemente graduati a seconda dei casi.
Comunque le espressioni corporee che più ci colpiscono per quanto riguarda i "sentimenti" sono sicuramente:
  1. forma della linea del vertice della testa
  2. il colorito del viso
  3. la grandezza dell'iride
  4. simmetria fra parte sinistra e destra del corpo
1) La linea del vertice altro non è che la linea immaginaria che scorre lungo la sutura cranica. Le persone che hanno un vertice arcuato, solitamente hanno una buona sensibilità rispetto all'ambiente che li circonda, alle opinioni e ai sentimenti degli altri.
2) La carnagione delle persone può avere "sfumature" differenti, in particolare ci colpisce spesso il colorito del viso; mentre però l'arrossire all'improvviso altro non è che sintomo di una forte emozione momentanea, il perdurante colore rosso del viso è invece indice di forza, ricchezza di sentimenti ed efficienza. Indice anche del rapporto aperto con gli altri e della passionalità, tanto nell'affetto che nell'ira. Le persona che hanno questo tipo di colorito generalmente sono estranee ai sentimenti "tiepidi" e non amano lascire le cose a metà.
3) Parlando dell'iride forse ci torna alla mente un modo di dire che tradizionalmente viene tramandato (gli occhi specchio dell'anima) che indica come, già da tempi immemori, si era capito che dagli occhi passa l'essenza delle persone, perchè gli occhi non sanno mentire. Comunque, tornando ai tecinicismi, l'iride altro non è che la parte colorata dell'occhio, più è grande e più è considerata bella, in effetti più l'iride è grande, più è segno di sensibilità, capacità di percezione ed espressione emotiva.
4) Generalmente abbiamo tutti una parte del corpo più sviluppata dell'altra e per una strana legge della natura (poichè le fibre nervose motorie si incrociano a livello della decussazione piramidale del midollo allungato), la parte sinistra del corpo è governata dall'emisfero destro del cervello e viceversa. Quando l'emisfero destro del cervello prevale e conseguentemente la parte sinistra del corpo è più sviluppata, particolarmente sviluppati risultano anche i sentimenti, la creatività, il ragionamento globale e l'intuito.

- Ci sono segni e... segni

Uno dei primi scogli che il grafologo si accinge a superare affrontado un'analisi, è quello di dare il giusto significato ai segni che riscontra nella scrittura. Benchè Moretti li abbia definiti in maniera chiara e metodica, gli stessi possono assumere un valore minore o maggiore a seconda del contesto in cui si trovano, questo perchè i segni, benchè autonomi, si condizionano reciprocamente.
Da qui possiamo già capire che ogni segno rintracciabile nello scritto è importante nel determinare la personalità di chi l'ha vergato, ma ognuno ha un peso differnete.
E' per questo motivo che Moretti ha suddiviso i segni in :
  • sostanziali
  • modificanti
  • accidentali
I primi hanno un valore di fondamento e di impostazione della personalità umana. I modificanti hanno per loro natura forza e qulità tali da riuscire a modificare e in qualche caso fare cambiare rotta ai sostanziali. Gli accidentali sono quelli che non riguardano la sostanza dell’io, ma solo i contorni e le cose accessorie.
Esiste un'altra importante classificazione che Moretti fa dei suoi segni, una classificazione importantissima che li vede distinti fra:
  • segni dell'intelligenza
  • segni del sentimento
e questo perchè generalmente ogni segno, nonostante abbia una velenza sia intellettiva che sentimentale, riguarda principalmente o il sentimento (inteso come disposizione affettiva/attiva individuale) o l'intelletto. Concetto da non sottovalutare mai, perchè Moretti ha basato tutto il suo immenso lavoro sul concetto che il sentimento sia predominante nell'individuo. Tanto è vero che indicando come fare un'analisi consiglia di procedere così: "Nel fare un esame grafologico si procede così: prima, di una grafia si trovano fuori i segni che in essa si avverano dando ad essi i gradi secondo la loro intensità. Poi dei sostanziali si segnalano quelli che indicano le disposizioni affettive-attive. E quel segno delle disposizioni affettive-attive che ha il maggior grado è il segno principale e gli altri segni sono o i fautori, o i contrari, o gli indifferenti.”
Insomma il metodo morettiano si basa, sul fatto che la costruzione della personalità viene impostata in base ad un fattore dominante o segno principale che esercita una spinta psichica su tutto l’individuo e su tutti i segni grafologici da cui resta influenzato a sua volta.
E' importante capire poi, come, nonostante sia comunemente ammesso che l’uomo possa regolare i suoi istinti con l’intelligenza e con la volontà, secondo la visione psicologica originale di Moretti, l’essere umano è letteralmente dominato dall’istinto ed è diretto da esso nella sua passione predominante, e la passione predominante non è altro che la radice dell’istinto vitale, sessuale e psichico nel loro risultato unificato.

- Lo spazio e il suo significato

E' stato Pulver ad avere per primo l'intuizione che lo spazio grafico è in realtà portatore di un significato nascosto.
Infatti quando si scrive ci si muove nelle varie direzioni del foglio, in maniera del tutto inconscia, questo perchè i lati del foglio fungono da vettori, cioè da forze che attraggono chi scrive, o meglio la sua psiche, con il potere di modificarne lo stato ed il comportamento.
I simboli di cui Pulver parla sono:
  • Sinistra - l'archetipo madre, l'origine
  • Destra - l'archetipo padre, l'avanti
  • Alto - l'archetipo luce, lo spirito
  • Basso - l'inconscio, l'istinto
quindi nonostante la loro materialità, i bordi del foglio assumono un significato simbolico/evocativo per chi scrive, a seconada che questi sia attratto o rifugga dagli stessi.
Il tipo di attrazione verso una parte del foglio (Alto/Basso - Destra/Sinistra), non è da sottovalutare, in quanto ci consente di verificare immediatamente quale sia il movimento predominante della psiche del soggetto.
Vettore Alto Lo spirito L'immaginzione Il misticismo L'istinto dell'archetipo luce
Vettore Sinistro La madre Il passato L'introversione L'egoismo
IO (relativo al momento grfico, cioè al momento in cui si scrive)
Vettore Destro Il padre L'avanti Gli altri L'estroversione
Vettore Basso L'inconscio - La nutrizione La motricità La sessualità Gli interessi materiali L'istinto dell'archetipo ombra

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